Tuesday, January 17, 2012

senzabidet


Quando i miei genitori sono venuti a trovarmi a Los Angeles per la prima volta, li ho mandati a stare in un residence molto cool, di fronte al mitico centro commerciale The Grove. Piscina, giardini e giardinieri, spa e palestra, starlette, cagnolini da ricchi e ragazzotti muscolosi. C'era tutto il meglio di quel che si trova a LA. Ero molto orgogliosa di me. Invece, il giorno prima di partire, papa' si e' lamentato. Mi fa: "Laure', questi pero' t'hanno dato una stanza senza bidet. Glielo devi di'!" A parte che papa' e' stato in tutto il mondo e dovrebbe saperlo che gli unici a lavarsi siamo noi italiani, devo dire che il suo sconcerto era, ed e', anche il mio. Milioni di persone vivono, tranquilli, come se niente fosse, senza bidet. Io, dopo anni lontana dall'Italia, confesso che ancora non riesco a farmene una ragione.

Il fatto e' questo. Quando lasciamo la mamma per andarcene in giro per il mondo, noi temerari cervelli in fuga italiani lasciamo a casa tante cose che poi ci mancano: la maglia di lana, i cornetti la mattina, il caffè Lavazza, la pizza bianca, Michele Santoro e Bruno Vespa, i pan di stelle, il motorino. Abbiamo nostalgia di tutto. Ma più di ogni altra cosa, diciamoci la verità, ci manca il bidet. Senza bidet si soffre, si soffre tanto. Tutti i giorni, anche più volte al giorno. E in più, si e' soli nella sofferenza, perché anche gli amici cari, le persone più vicine, non ti capiscono. Non sanno. Non ti seguono. Se gli dici che ti mancano i ravioli, annuiscono con l'occhio umido. Se nomini il Corriere della Sera, qualcosa colgono. Ma se parli di bidet, restano freddi. Indifferenti. Oppure, come quel cuore di pietra di mio marito, invece di lavarsi, ti deridono.

Io comunque, sia detto subito, proprio senza bidet non sono. Certo, non ho quello che avete voi li' a casuccia. Pero' nove anni fa, prima di trasferirmi a Hong Kong dove abitava quel senzabidet americano di mio marito Gabriel, mi sono procurata un bidet da campeggio. Ancora oggi e' il mio inseparabile compagno di vita e di viaggio. Occupa il posto d'onore nel mio bagno. Dove vado io, viene lui. Lo infilo in valigia e via, sono pronta a qualunque avventura.

Va detto che a causa sua, subisco continue umiliazioni. Mio marito lo mostra agli amici mormorando sotto voce, "Ve l'avevo detto...". La mia domestica messicana mi chiede se lo uso per lavare le bambole. Una mia amica lo chiama, ridacchiando, il mio "bijou". Ridete, ridete pure, branco di zozzoni. Io intanto sono pulita.

1 comment:

  1. Adoro questo blog, adoro la tua penna, leggerti. E' come averti qui. Il bidet da campeggio e' geniale, devo procurarmene uno anch'io per quest'estate. A proposito, ci siete a giugno/luglio?

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