Friday, January 20, 2012

senzacervello

Sei anni fa la mia terapeuta inglese a Roma, una specie di Margaret Thatcher in versione soft, mi ha prestato un libro. Le avevo detto che forse volevo fare la psicologa anch'io e lei, che al massimo dell'emozione alzava un sopracciglio e piegava all'insu' il labbro superiore, ha espresso così il suo entusiasmo nei confronti dell'idea. Il libro in questione era di un luminare della Bay Area in California, professore, autore di libri di testo, romanzi e saggi sulla psicologia. Rimasi folgorata. Allora si possono strizzare i cervelli e continuare a scrivere, anzi si può scrivere di quanto e' bello strizzare i cervelli!, pensai. Da li', da quel libro, e' partita l'avventura che mi ha portato dove sono oggi: a Los Angeles, alla stretta finale di un master in psicologia, già in tirocinio, una decina di pazienti in cura e una nuova e (se spera visto il prezzo del master) brillante carriera davanti.
Stasera mi sono sentita molto ragazzo italiano che ha sposato marilina quando io e il marito americano siamo andati a cena con un suo compagno di università, figlio minore del luminare di cui sopra. Mi ha parlato del padre, e io gli ho detto di informarlo che a causa sua ho cambiato vita. Mi ha detto: riferirò. Poi, dato che sta per sposarsi, gli ho pure dato qualche consiglio di vita. Mi sono sentita come Owen Wilson quando, in Midnight in Paris, incontra Scott e Zelda. Troppo fico. So' proprio arrivata nel Kansas City.

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