Tuesday, January 17, 2012

senzalingua

Ogni sabato, sottopongo i miei figli alla tortura delle lezioni di italiano (dato che in tre anni in America si sono trasformati, linguisticamente, in piccoli Tony Soprano). All'inizio protestavano, urlavano, piangevano, supplicavano tutte le settimane di essere risparmiati. Adesso, dopo tre mesi di mia inconsueta inflessibilità, si sono rassegnati e vanno a lezione come Maria Antonietta va al patibolo. Sembrano due piccoli Hugo alla stazione di Montparnasse. Allora, ogni tanto cerco di farli sentire orgogliosi di tanti sforzi. L'altro giorno dico a mio figlio: "Dai, parla un po' in italiano con mamma"... E lui, con un sorriso dolce dolce: "Mamma, non mi piace te".

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