Monday, August 13, 2012

senzaostia

Sabato pomeriggio. Un amico di Roma in visita in California mi da' appuntamento sulla spiaggia di Santa Monica. Da casa mia, il traffico e il tempo impiegato sono uguali identici a quelli di un qualunque dopopranzo del fine settimana sulla via del Mare. Macchine a passo d'uomo, figlio ululante sul sedile posteriore (la figlia e' in colonia, poi vi racconto), marito alla guida che sbuffa. Anche l'ambiente all'arrivo e' piu' o meno lo stesso che a Ostia Lido. Sole cocente, carnaio sulla riva, bambini che strillano, gabbiani che svolazzano. Dopo varie telefonate di ricerca, trovo l'amico che si sbraccia in mezzo ai corpi sudati e gli vado incontro, mentre rifletto che forse non c'era bisogno di venire dall'altra parte del mondo per sciogliersi insieme a un branco di gente seminuda su un simil-litorale laziale.

"Ha ha, ce sei venuto da Roma per passare un pomeriggio stile Torvajanica!" dico al mio amico a mo' di saluto. "Te pensavi che Santa Monica fosse come Baywatch, eh? E invece, ecco qua!"

"Be', dai, qua forse sono un po' piu' educati..." azzarda lui.

"Certo," faccio io, "e' vero che qua abbiamo i surfisti biondi, le palme, l'Oceano Pacifico invece del Tirreno sporco, la musica dei Beach Boys al posto di Tiziano Ferro, i campi di beach volley... Pero' il casino e' lo stesso, dai."

Il mio amico si guarda intorno, poi fissa lo sguardo su un terzetto proprio dietro di noi. Due attraenti bionde sedute sui teli chiacchierano con un giovane dal cranio rasato, accovacciato davanti a loro, con un asciugamano annodato attorno alla vita come un pareo. Il ragazzo e' proteso verso le due bellezze, e si rivolge a loro con tono confidenziale, guardandole negli occhi, prima una, poi l'altra. Classica posa da rimorchio selvaggio.

Nel vento sul bagnasciuga, mi arrivano solo spezzoni di discorso, ma mi sembra di sentire le parole  "model" e "Hollywood." Il mio amico, con un sorriso beffardo, indica i tre: "In effetti, mi sa che hai ragione tu, qua e' proprio uguale all'Italia. Poi dice che gli americani sono diversi. Questo sta a fa' il lumacone, proprio come a Roma. Je sta a di': 'Esci co' me, te faccio fa' der cinema...'" Ridiamo compiaciuti. E' bello sapere che anche a Santa Monica ci sono i rimorchioni da spiaggia, tali e quali a quelli in azione a Ladispoli.

Il mio amico entra in acqua. Io mi accomodo sul telo con un libro, a meno di un metro di distanza dalle ragazze e il loro corteggiatore. Da cosi' vicino, li sento chiacchierare con chiarezza, e non posso non accorgermi subito che il ragazzo ha un chiaro accento straniero. Sicuramente non e' americano. Lo guardo meglio. Testa pelata, asciugamano firmato, collanina... Oddio mio...

Ma dai, non e' possibile. Non sara' mica...

Come se mi avesse letto nel pensiero, il giovane si volta verso di me, e poi, apostrofando un altro ragazzo con la testa rasata alla mia sinistra, dice forte: "Cam heng aut." Mi si gela il sangue.

E l'amico, in italiano: "Va bene, arrivo. Porto la roba li'?" Poi, alle due bionde: "Ui ar from Turin."

Ah, ecco. Te pareva.


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