Saturday, May 19, 2012

masterizzata

E cosi', esattamente vent'anni dopo la prima sudatissima laurea in Italia, oggi sono salita su un podio con la toga nera, la mantella da Harry Potter e il tocco con il tassello e, con l'oceano Pacifico come sfondo e il sole californiano sulla testa, ho intascato il titolo di Master of Arts in Clinical Psychology.

Ora, e' vero che io sono una cinica italiana, senza religione e senza illusioni. Pero' vi confesso che quando, con la palandrana sulle spalle e in fila insieme ai colleghi laureandi, ho sentito gli applausi della platea e la musica trionfale che ci accoglieva, ho visto le bandiere a stelle e strisce che sventolavano sul cielo azzurro, ho ascoltato l'inno americano con la mano sul petto, improvvisamente mi sono accorta che il cuore mi batteva fortissimo.

E poi ho sentito chiamare il mio nome al microfono, sono salita sul palco, ho preso il diploma con la sinistra mentre stringevo la mano al rettore con la destra, ho sorriso per la foto di rito e infine, nella confusione, ho visto correre verso di me i miei figli saltellanti, sorridenti, orgogliosi della loro mamma accademica e mio marito, dietro di loro, che mi riprendeva da ogni angolo. Be', vi confesso che mi e' venuto un groppone in gola.

Ce l'ho fatta, ragazzi. Il mio sogno americano e' questo. Chiamatemi master.

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