Saturday, March 17, 2012

senzapidocchi


(La versione di Gabriel)
Poi dice che i mariti si buttano nel lavoro. Be', almeno quelli con una moglie incontentabile e pignoletta come la mia. Sentite l'ultima ingiustizia della quale sono stato vittima.

Mercoledi' scorso, come fa del resto vari pomeriggi alla settimana, mia moglie se ne va a gozzovigliare all'universita' per una divertentissima lezione di farmacologia dalle 4 alle 9 di sera. Ora, mentre lei sta li' che fa la ola in classe con i suoi pennarellini e i suoi astuccetti coordinati, e probabilmente fa anche la scema con i ragazzi (vai a sapere con queste donne italiane senza morale oltretutto di una certa eta'), io, uomo eroico nerboruto e americano, mi occupo dei bambini. Converrete che solo per questo, mi meriterei un mezzobusto in marmo a Villa Borghese. Ma non basta. Perche' non solo io mi occupo dei bambini, ma lo faccio con una virile calma che mia moglie se la sogna.

Il fatto e' che mentre lei normalmente si perde in un bicchier d'acqua per ogni quisquilia, tipo la fissazione per i letti rifatti e i vestiti riposti negli armadi, io, che oltre ad avere un certo bicipite come sicuramente avrete saputo, sono anche uomo di cervello fino (ve l'ho detto che sono americano?), risolvo problemi veri, di peso, in quattro e quattr'otto, senza tutti i drammi che normalmente fa lei. E secondo voi ricevo gratitudine, abbracci, surplus di attenzioni sessuali? Macche'. Solo sopraccigli alzati, atteggiamenti di superiorita', pignolerie ridicole.

Dunque, dicevo, mercoledi' sera mia figlia mi dice di avere prurito alla testa. Con il mio occhio di falco, immediatamente controllo sotto la luce della camera da letto e vedo che in effetti, in mezzo ai capelli, ci sono varie scagliette bianche. AGH. Uova di pidocchio!! Bisogna passare subito all'azione! Non c'e' tempo da perdere, non c'e' tempo per riflettere e sicuramente non c'e' tempo per leggere le istruzioni sulla scatola dello shampoo! Con uno scatto felino, immediatamente spoglio i bambini e li piazzo in docce separate, poi, teletrasportandomi come il comandante Kirk da un bagno all'altro, lavo vigorosamente i capelli di entrambi (Ale non ha niente, ma e' invidioso pure dei pidocchi se li ha la sorella, e allora facciamo finta che li abbia pure lui).

Senza esitazioni e perdite di tempo, faccio un veloce scan alla Minority Report dell'armadietto dei medicinali, e in meno di un nanosecondo identifico e seleziono lo shampoo da usare, acquistato dal quella menagramo di mia moglie in anticipo perche' "non si sa mai:" la bottiglietta e' verde, nel nome c'e' la parola "lice" (pidocchi), non c'e' altro da scoprire. Ho trovato la mia arma. Per una volta ha fatto bene, la menagramo, penso soddisfatto mentre asciugo i bambini.

Mi sento un genio, ma a questo punto interviene quella saputella di mia figlia, che evidentemente ha preso tutto dalla madre. Mi fa, tutta saccente: "Guarda Daddy che qua c'e' scritto "lice shield," cioe' scudo anti-pidocchi. Hai usato lo shampoo per prevenire i pidocchi, non per eliminarli." "Ma no, ti sbagli," faccio io, ma gia' sento il panico che mi invade. "E allora - continua lei con tono e sorrisetto sardonico paurosamente laureschi - perche' qua c'e' scritto 'prodotto non efficace per eliminare pidocchi e uova di pidocchio?'" Argh. La mostriciattola ha ragione.

Allora scavo di nuovo nei cassetti e vedo che la menagramo italiana, che a quest'ora sta sicuramente sgranocchiando noccioline e facendo gli occhi dolci a qualche professore, non ha perso un colpo. Ecco il kit anti-pidocchi. Rispoglio la saccentella e la rilavo con lo shampoo giusto. Poi applico il gel doposhampoo, pettino i capelli, asciugo e via. Sono sudato come un cane e sento un sospetto prurito alla testa, ma e' tutto risolto. Non devo nemmeno lavare le lenzuola perche' proprio oggi e' venuta la domestica e sono gia' pulite, quindi mi va di lusso. In piu', noto con un senso di trionfo, sono soltanto le otto e mezza, 30 miseri minuti oltre il bedtime regolare. Metto a dormire i bambini puliti, lavati e spidocchiati, mando un'e-mail trionfante a mia moglie annunciando le mie gesta, e aspetto di ricevere i meritati allori.

Se li ho ricevuti, dite? Ma che ho ricevuto. Fatevelo dire da lei, il Mostro Italiano.

(La versione di Laura)
Alla quarta ora di lezione, per evitare di aggredire fisicamente il professore con personalita' di tipo A che ama sentire solo la propria voce e racconta sempre gli stessi aneddoti, decido di controllare l'e-mail sul telefonino. Vedo un messaggio di Gabriel, dal titolo: "Allarme pidocchi." Ecco fatto. Sento un brivido gelido lungo la schiena. Leggo con il cuore in gola il testo: "Stavolta c'e' toccata. Ma ho risolto tutto io. Piccolo errore di shampoo, poi corretto. Per favore, fermati in farmacia a comprare altro shampoo, perche' bisogna ripetere il trattamento. Ti sto preparando la cena." Uffa. Non si puo' aspettare domani per lo shampoo? No, dice lui, meglio prenderlo oggi. Che pizza, penso, e mi immagino poi che casino avra' combinato, e chi ha voglia di cena, ormai...

Sulla via di casa, mi fermo al CVS. Ora, dovete sapere che le farmacie americane sono in realta' dei giganteschi supermercati a 20 corsie, e anche alle 10 di sera c'e' un certo via vai. Decido di cercare il kit antipidocchi da sola perche' mi vergogno a chiedere, ma dopo mezz'ora ho trovato e inserito nel cestello soltanto un bellissimo rossetto color corallo di Maybelline, un pacchetto di patatine alla cipolla e una strana coperta con le maniche, cosi'decido di farmi coraggio. Mi avvicino quatta quatta a una commessa e sussurro: "Scusi, lo shampoo anti-pidocchi dove lo trovo?" E lei, declamando come Gassman quando fa l'Amleto: "LO SHAMPOO ANTI-PIDOCCHI? FILA 18, AVANTI A SINISTRA." Ovviamente, si girano tutti e io, nel panico, mi butto a pancia in giu' sulla moquette e poi avanzo verso la fila 18 in stile commando, come Rambo quando non deve farsi vedere dagli US Marshalls che lo cercano. Sono talmente imbarazzata che pago al self-service, abbandono rossetti e copertine sotto un espositore, e mi catapulto verso l'auto.

Li', leggo le istruzioni sull'orrendo kit e scopro che: 1) lo shampoo va tenuto sui capelli ASCIUTTI per dieci minuti prima di lavare. 2) il gel va rimosso ciocca a ciocca con un pettine speciale, osservando una procedura precisa la cui durata dev'essere, cito testualmente, di "circa 1-2 ore." Mi viene un tremendo sospetto. Vado a casa e interrogo immediatemente Gabriel, il quale mi accoglie sorridente e poi confuso mi confessa, sgonfiandosi gradualmente come un palloncino, di aver saltato la parte dei capelli asciutti, di aver pettinato per cinque minuti al massimo e di non aver assolutamente letto le istruzioni (sue parole testuali: "Quali istruzioni?"). So che si aspetta le mie lodi, ma il massimo che riesco a fare e' non sbraitare, "MA INSOMMA PER UNA VOLTA CHE FAI LE COSE TU DA SOLO SBAGLI TUTTO???". Adesso, comincio a dire con voce tremante e in preda a una specie di estasi da martire, mi tocchera' rilavare tutte le lenzuola, rifare la procedura anti-pidocchi, tenere la ragazzina a casa... Ma lui mi interrompe e assicura con fermezza: stai calma, ci penso io. Alzo un sopracciglio e penso, certo, certo. Non mi fido. Lo vedo triste e deluso come un bambino che ha fatto del suo meglio per una maestra che non e' mai contenta. Ma sono scocciata e non riesco a dire niente.

E allora te lo dico qua, oggi, pubblicamente: e' vero, Gabriel, che hai fatto le cose un po' alla sanfaso', hai sbagliato shampoo, hai lasciato vestiti sporchi in giro per casa e ti sei dimenticato di lavare le spazzole; ma e' anche vero che hai risolto tutto tu, con calma, senza drammi, mentre io mi occupavo di altro. Certo, non si puo' negare che io avrei fatto tutto piu' da precisina, pettinando i capelli di Sara a ciocche di dimensioni identiche al millimetro eliminando tutto fino all'ultimo uovo, e sicuramente avrei rimesso via le bottigliette e disinfettato anche il gatto, ma nel fare tutto cosi' bene avrei anche urlato come un'Erinni e terrorizzato l'intero quartiere, mandato i bambini nel panico, e poi chiamato in rapida successione il pediatra, il prete e il rabbino per benedizioni e rassicurazioni, mia madre per consigli e mia sorella per lamentarmi. Avrei fatto le cose secondo il manuale, certo, ma trasformando il tutto in un'operazione militare "Shock and Awe," con lancio di napalm, stracciamento di vesti e strage di civili.

Quindi te lo voglio proprio dire, amore mio, e te lo voglio dire davanti a tutti: sei stato proprio bravo, molto piu' bravo di me. Grazie.


1 comment:

  1. Brava! mi servi da esempio, visto che in casa nostra praticamente funziona allo stesso modo!! :-)

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