Thursday, March 28, 2013

senzaformaggio


Preparo da mangiare per i miei figli. Abbiamo fretta: dobbiamo uscire dopo cena, e io devo ancora farmi la doccia. Allora, scolo la pasta, scaldo del sugo avanzato nel frigo, e spolvero i rigatoni con una manciata di parmigiano grattugiato. Poi, avendo servito davanti alla TV Anastasio e Genoveffa, corro come Cenerentola in bagno per lavarmi.

Mi sono appena infilata sotto l'acqua calda quando sento un urlo agghiacciante provenire dal salotto.

E' Sara: "Aaaaaagh! Aaaaaagh! AAAAGH!!!"

Ale, subito dopo, fortissimo: "MAMMA, MAMMA CORRI!!! Sara e' stata avvelenata!!"

Avvelenata? Mi si ferma il cuore. Oddio, oddio, oddio, il sugo sara' stato troppo vecchio? Ma da quanti giorni era nel frigo? Settimane, mesi, anni? Povera figlia mia, povera bambina! Che ho fatto, Dio mio, che ho fatto?

Scivolando sulle piastrelle, inciampando nell'asciugamano, sbattendo contro lo stipite, mi precipito in salone nuda, senza fiato e sgocciolante. Trovo Sara con le mani sul collo, rossa in faccia, che tossisce. Ale la guarda serio, serio, ma tranquillo.

"Che succede, che succede?," urlo.

Sara, dimenandosi, con gli occhi di fuori: "Agh... Coff... Coff... Agh... Oooh... Ugh..."

Ale, masticando un rigatone: "Te l'ho detto, mamma. L'hai avvelenata."

"Ma tu allora, fermo! Perche' mang--"

Sara interrompe, con voce strozzata: "Ma... che... formaggio... ci... hai... messo... nella... pasta? Coff... Coff... Coff"

Io, cominciando a capire: "Formaggio? Che formaggio?? Parmigiano Reggiano, puro, importato dall'Italia. Appena comprato. Perche'??"

Sara, evidentemente miracolata da guarigione istantanea, risponde con voce normalissima: "Era il tipo pre-grattugiato, vero? Non l'hai grattugiato tu, eh? DIMMI LA VERITA'."

Ecco fatto. M'ha beccato. Michele l'Intenditore, noto in America con lo pseudonimo ingannevole di Sara, infatti, sa distinguere il parmigiano grattato di fresco da quello grattugiato in precedenza. Ti dice se hai osato mettere una spezia diversa dal basilico, unico sapore autorizzato, in qualunque pietanza. Quando nei ristoranti pseudo italiani di Los Angeles i camerieri sventuratamente le offrono il Parmesan, finto parmigiano di produzione locale, Sara li allontana con un gesto sdegnato della mano da far invidia a Kate Middleton. In confronto a mia figlia, Gaia De Laurentiis e' una dilettante, una poveraccia. E io, pur sapendo tutto questo, nella fretta stasera ho incautamente tentato il colpaccio, osando guarnire la sua cena con il parmigiano da vasetto di plastica. Il parmigiano tabu'.

In preda al terrore, non ho il coraggio di confessare. Mento spudoratamente. "No, no, davvero! L'ho grattugiato adesso! Un minuto fa!"

Sara fa un sospiro esasperato, alza gli occhi al cielo e riassaggia la pasta. Non ci casca. Mi guarda disgustata: "Allora il formaggio era andato a male, perche' fa schifo. Io, questa pasta non la voglio." E scosta il piatto con una smorfia.

E io in quest'attimo capisco, come in una rivelazione, perche' su Instagram mia figlia si fa chiamare "Italian Princess." Proprio una principessa italiana, sei, bambina mia. Principessa on the pea.




3 comments:

  1. la Principessa ha un futuro...
    dovrebbe brevettare un marchio di qualità e girare nei ristoranti (pseudo) italiani e decidere chi lo merita. Anzi ce l'ha già il marchio... "Italian Princess" va benissimo!

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  2. Laura, complimenti per il tuo blog! E' veramente divertente e mi ritrovo in molte delle situazioni che descrivi! Io vivo a Washington e mio marito e' americano. Complimenti alla tua bimba per il suo palato fine! Mi raccomando, continua a scrivere! Ciao, Samuela

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  3. Senti Laura, non consocevo il blog e ci sono capitato, come sempre, per caso e.... me sto' a taja dalle risateeeeeeee!!!!!
    Mi hai sollevato l'umore stasera che qua' piove (non vivo piu' a Roma da venti e passa anni).... grazie!!!

    Romeo

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